Le violazioni dei diritti umani non hanno confini

Rapporto annuale 2013 Amnesty InternationalLa situazione dei Diritti Umani in Italia secondo il rapporto annuale 2013 di Amnesty International.

Siamo abituati a pensare che nel paese in cui viviamo i diritti umani siano sacrosanti e inviolabili. Immaginiamo di essere protetti dalle leggi e da una cultura del rispetto della persona che rende impossibili violazioni alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sancita nel 1948. La realtà è ben diversa, secondo il rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani, pubblicato in questi giorni da Amnesty International, l’Italia continua a essere presente con violazioni ormai sistemiche e inaccettabili.

I punti più importanti che ricalcano quasi fedelmente il rapporto dell’anno passato (dimostrando ancora una volta l’immobilismo che affligge questo paese) riguardano le discriminazioni nei confronti dei ROM, la mancata introduzione del reato di tortura, la gestione del fenomeno dei migranti, le violenze e gli omicidi contro le donne e la mancata introduzione di un Istituzione Nazionale per i Diritti Umani.

romROM – Purtroppo le discriminazioni nei confronti delle minoranze etniche, in particolare nei confronti della comunità ROM e Sinti, sono continuate sulla scia della dichiarazione dello stato di “Emergenza ROM” del 2008. Stato di emergenza che è stato dichiarato illegittimo nel 2011, ma che continua a produrre sgomberi forzati e politiche di esclusione dall’assegnazione di alloggi da parte dei comuni. L’Italia non è stata in grado di attuare politiche volte all’integrazione del popolo ROM, non ha provveduto a garantire sicurezza e adeguate condizioni igienico sanitarie ai campi già esistenti continuando a perpetrare la sciatta formula dello sgombero forzato senza preavviso o accordo con i diretti interessati.

Tortura – Il reato di tortura in Italia non è ancora una legge dello stato pur avendo approvato in Parlamento la ratifica del Protocollo Opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Amnesty International nelle sue numerose visite ha esortato le autorità ad introdurre, oltre al reato di tortura, adeguate leggi in difesa delle violazioni dei diritti umani da parte di agenti di polizia. Ha anche sottolineato lo stato vergognoso delle carceri che ogni giorno da anni violano i diritti alla salute e alla dignità umana.

Migranti italia

Migranti e richiedenti asilo – Il nostro paese, sottolinea il rapporto, continua a disattendere gli impegni internazionali di tutela della persona a proposito del fenomeno migratorio dichiarando: “Le politiche migratorie dell’Italia non hanno rispettato i diritti dei migranti all’occupazione, a condizioni di lavoro eque e favorevoli e alla giustizia”. All’Italia si contesta soprattutto la barbara pratica dei respingimenti in mare, che è facile prevedere si ripeterà nei prossimi mesi con l’accentuarsi degli sbarchi estivi, ma anche le condizioni ben al di sotto degli standard internazionali dei centri di detenzione dei migranti irregolari. Altro punto dolente è quello dello sfruttamento sul lavoro e l’inadeguatezza dei trattamenti riservati ai richiedenti asilo. L’Italia non può professarsi come un paese difensore dei diritti umani e poi respingere persone senza adeguati controlli e verifiche in paesi in cui rischiano violenze e abusi.

Donne – Il rapporto annuale sui diritti umani 2013 di Amnesty International dedica anche una piccola sezione alla situazione della violenza sulle donne in Italia e del femminicidio. Dichiara: “La violenza contro le donne è rimasta diffusa e nel 2012 sono stati registrati circa 122 casi di omicidio. A giugno, la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne ha rilevato che, malgrado i miglioramenti nella legislazione e nelle politiche, il numero di omicidi non è diminuito”. Sappiamo benissimo dalle cronache degli ultimi mesi che questi fenomeni aberranti stanno conoscendo un ulteriore incremento, ma è anche vero che si stanno moltiplicando le iniziative a sostegno delle donne e della parità di genere contro la violenza e la discriminazione sessista.

Istituto Nazionale per i Diritti Umani – Afferma il rapporto: “A dicembre, una commissione parlamentare, incaricata di esaminare un disegno di legge per la creazione di un’istituzione nazionale per i diritti umani, ha concluso che, a causa delle imminenti elezioni politiche, non sarebbe stato possibile approvare la legge entro la fine della legislatura. Il disegno di legge era già passato attraverso un lungo dibattito parlamentare al senato. Organismi internazionali, tra cui l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, hanno criticato l’Italia in molte occasioni per non aver creato un’istituzione nazionale per i diritti umani, in ottemperanza a quanto richiesto dagli standard internazionali.”

Leggendo il rapporto annuale 2013 di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani in Italia si ritorna alla cruda realtà di un paese immobile dal punto di vista dei diritti umani e civili. Il rapporto dell’anno scorso e quello del 2011 sono sorprendentemente sovrapponibili. Questo conferma che siamo di fronte a un sistema inadeguato a recepire i principi cardine di uguaglianza e solidarietà che ogni giorno da anni sono calpestati in disprezzo della stessa Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nel silenzio dei media. Lo dimostra il fatto che quelli descritti non sono casi isolati, ma veri e propri metodi di violazione strutturali e difficilmente risolvibili in tempi rapidi. Abbiamo bisogno di politiche dei diritti umani per cambiare i paradigmi della mentalità nazionale e avviare un vero processo di integrazione e rispetto dell’uomo e dell’umanità. Sperare non costa nulla, ma porta a poco, è necessario attivarsi.

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3 risposte a Le violazioni dei diritti umani non hanno confini

  1. Grazie per il vostro articolo, mi sembra molto utile, provero’ senzaltro a sperimentare quanto avete indicato c’e’ solo una cosa di cui vorrei parlare piu’ approfonditamente, ho scritto una mail al vostro indirizzo al riguardo.

  2. noemi ha detto:

    e’ difficile trovare persone competenti su questo argomento, ma sembra che voi sappiate di cosa state parlando! Grazie

  3. Ho semplicemente aggiunto il tuo feed all’RSS Reader… continuo a seguirvi, Grazie!

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